mercoledì 19 maggio 2010

Le abitudini anti-stress prevengono la depressione, ma rischiano di accorciare la vita

Quando si è spesso sotto stress, si tende a fumare e bere di più, a consumare droghe e mangiare in eccesso. Comportamenti che - in base ad uno studio dei ricercatori dell'università del Michigan - aiutano a prevenire la depressione, ma ad un prezzo molto alto perché accorciano la vita.

Secondo la ricerca le cattive abitudini anti-stress innescano una sorta di "cascata biologica" che previene la depressione, ma ad un costo: questi comportamenti, in particolare se uniti a precarie condizioni di vita, possono aumentare la mortalità soprattutto verso i 50 anni. Ad esempio, il 60% delle donne nere di 40 anni in America è obeso. "E ciò - si afferma nello studio - non dipende solo dalla debolezza di carattere, ma è frutto di una strategia anti-stress".

I ricercatori sostengono che "la gente prende cattive abitudini per motivi funzionali, non per ignoranza. Il legame tra eventi stressanti e depressione varia a seconda del livello dei comportamenti poco salutari".


Fonte: Ansa

giovedì 6 maggio 2010

Vincere le fobie e la paura di volare con l'aiuto della realtà virtuale

Paura di prendere l'ascensore, paura di volare e fobia dell'aereo, crisi di panico negli spazi troppo affollati, terrore degli insetti: un aiuto per combattere queste forme di disagio potrebbe arrivare dalla realtà virtuale. La notizia arriva dagli esperti del Salone internazionale sulla realtà virtuale, tenutosi di recente in Francia.

"Quello che fa paura è l'idea che ci si fa dell'ascensore o del supermercato", afferma un medico psichiatra dell'ospedale di Laval, secondo il quale nel fobico "il problema è l'ansietà che lo porta a sovrastimare il rischio e ad evitare le situazioni in cui teme di avere una crisi di panico".

Le opinioni raccolte al Salone internazionale tra alcuni specialisti della terapia cognitivo-comportamentale, indicano che meno si affrontano le proprie paure e più si vive nel timore di avere paura. Per questo - sostengono - è necessario esporre gradualmente il paziente a ciò che cerca di fuggire.

In questo tipo di terapia i pazienti, muniti di casco, vengono immersi nella realtà virtuale in 3-D e cercano gradualmente di vincere le proprie paure. Il claustrofobico, ad esempio, viene proiettato in un ascensore chiuso, mentre chi soffre di vertigini è sospeso nel vuoto. Un sensore applicato sulla mano permette di misurare il ritmo cardiaco.


Fonte: Ansa