martedì 29 luglio 2014

Benessere psicologico, peggiora la salute degli italiani

La salute mentale degli italiani è peggiorata. Secondo uno studio dell’Istat, nel periodo 2005-2013 il livello di benessere psichico è diminuito in media di 1,6 punti, in particolare tra i giovani fino ai 34 anni (-2,7 punti), soprattutto maschi, e tra gli adulti di 45-54 anni (-2,6).

Un calo ancora più rilevante si registra nell’indice di salute mentale delle persone straniere residenti in Italia (-4,7), in particolare tra le donne straniere (-5,4).

Tra i problemi più diffusi ci sono le sindromi depressive. In Italia si stima siano circa 2,6 milioni le persone affette da depressione (4,4%), con prevalenze doppie tra le donne rispetto agli uomini in tutte le fasce di età.

Tra gli anziani soffre di depressione almeno una persona su 10 e tra le donne ultraottantenni la quota supera il 15%.

Tra i fattori che incidono più pesantemente sulla salute mentale c’è la consapevolezza di avere una grave malattia. Subito dopo influiscono in misura maggiore i problemi economici, le difficoltà con i figli o altri familiari, la perdita del lavoro, la rottura del rapporto di coppia e la morte di un familiare.

Nel confronto con il 2005, tenuto conto della crisi economica, è quasi raddoppiata la quota di chi riporta tra i problemi dolorosi da affrontare quello della perdita del lavoro, che passa da 4,3% a 7,4% e
raggiunge una percentuale dell’11,7% tra chi ha risorse scarse o insufficienti.

Fonte: Istat

mercoledì 26 marzo 2014

Origine genetica della depressione: un nuovo studio

La depressione potrebbe avere origini genetiche e sarebbe legata ad alcune varianti di geni connessi con la galanina, una sostanza chimica cerebrale.

Le persone con queste mutazioni hanno una maggiore probabilità di ammalarsi di depressione rispetto a chi ha galanina di tipo normale.

La tesi è sostenuta da uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

La galanina è un peptide che si trova nel sistema nervoso e si crede sia coinvolta nella regolazione del dolore, della veglia e del sonno, del nutrimento, della pressione sanguigna e dell'umore. Secondo alcuni avrebbe anche un ruolo nello stress e nell'ansia.

I ricercatori sostengono che la galanina può incidere sullo sviluppo della depressione, rendendo le persone più vulnerabili allo stress psicologico.

Secondo lo studio, inoltre, il sistema di geni legato alla galanina influisce sulla depressione maggiormente rispetto a quello delle varianti genetiche legate alla serotonina.

Fonte: Agi