martedì 11 gennaio 2011

Depressione negli anziani, ne soffre uno su quattro

ROMA - Soffrire di depressione è una condizione molto diffusa nella terza età. Il “mal di vivere” colpisce infatti il 25% degli anziani, come sottolineato di recente dai responsabili della Società italiana di psichiatria.

Secondo gli esperti è sbagliato ritenere la depressione una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento. Al contrario, bisogna distinguere la malattia depressiva da una più generica condizione di tristezza e demotivazione. Quest’ultima può essere transitoria e risolvibile senza una terapia specifica. L’episodio depressivo, invece, ha una maggior durata, presenta sintomi molto più accentuati e richiede cure adeguate per essere affrontato e sconfitto.

La depressione negli anziani scaturisce non solo da problematiche psicologiche, ma anche da aspetti fisici e motori. Nella tarda età può verificarsi la mancata accettazione dei cambiamenti legati al trascorrere degli anni e quindi la difficoltà di reagire alle perdite che caratterizzano la vecchiaia, ad esempio la riduzione delle capacità intellettive e della memoria, l’impossibilità di svolgere alcune azioni e movimenti, la diminuzione della funzionalità sessuale.

Il rischio di soffrire del male oscuro può aumentare sensibilmente a seguito della perdita del partner. La solitudine dell’anziano, dunque, dovrebbe spesso costituire un campanello d'allarme, ma non solo. Anche alcuni segnali del corpo - come dolori alle ossa e alle articolazioni, mal di testa, ipertensione - possono essere non solo “acciacchi” della vecchiaia, ma sintomi specifici che devono indurre il medico ad un’attenza valutazione del quadro clinico del paziente.

Fonte AdnKronos