lunedì 7 marzo 2011

Burn-out a scuola, gli insegnanti sono i più esposti

ROMA - Gli insegnanti sono tra i dipendenti pubblici particolarmente colpiti dalla sindrome del “burn-out” (letteralmente “spegnersi, “estinguersi”), vale a dire una condizione di depressione, logoramento, esaurimento emotivo e apatia legata alla propria attività lavorativa.

Secondo uno studio riportato dal quotidiano “Avvenire”, in Italia il 50% dei lavoratori della pubblica amministrazione affetti da patologie psichiatriche è costituito da insegnanti, seguiti da impiegati e operatori sanitari. Del resto – come ricorda il quotidiano - già alla fine degli anni '70 una ricerca della Cisl aveva evidenziato che oltre il 30% dei docenti faceva uso di psicofarmaci.

L’indagine conferma da un lato che insegnare nelle scuole è un mestiere usurante, dall’altro che il burn-out è una condizione non adeguatamente riconosciuta dalle istituzioni scolastiche, soprattutto sotto il profilo della prevenzione. E invece meriterebbe ben altra attenzione, anche perché la sofferenza legata al burn-out può influire negativamente sull’atteggiamento dei professori con i singoli studenti e sul rapporto con la classe nel suo insieme.

Secondo gli esperti è molto importante la solidarietà e l’aiuto tra colleghi. L’insegnante colpito dalla sindrome di burn-out è probabilmente portato a vivere il disagio con vergogna e a provare un senso di solitudine e isolamento.

Fonte: Avvenire e AdnKronos