martedì 30 marzo 2010

Stress da lavoro: in Europa colpisce 40 milioni di persone

Lo stress da lavoro colpisce nell'Unione Europea più di 40 milioni di persone, pari a circa il 22% dei lavoratori, e rappresenta il secondo problema sanitario in Europa. Il dato è emerso in questi giorni a Roma nel corso della conferenza dell'European Academy of Occupational Health Psychology, organizzata dall'Ispesl in collaborazione con l'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro.

Dagli studi condotti emerge che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è riconducibile allo stress. Inoltre, in un recente studio dell'European Heart Journal è stato stimato che solo il trattamento sanitario del disturbo depressivo collegato allo stress incide direttamente sull'economia europea con un dispendio di 44 miliardi di euro e indirettamente, in termini di calo di produttività, con una perdita pari a 77 miliardi di euro.

In Italia, secondo l'Ispesl, sarebbero circa 4 milioni le persone che subiscono lo stress da lavoro. Quest'ultimo colpisce, tra l'altro, chi esercita le professioni sanitarie, gli insegnanti e le forze dell'ordine, nonché molti lavoratori precari e flessibili. Questa condizione rischia di generare da un lato disturbi di carattere psicosociale, ma anche di tipo gastrointestinale o cardiovascolare.

Le cause di insorgenza di stress sono da attribuire ad uno squilibrio cognitivamente percepito tra gli impegni che l'ambiente fisico e sociale ci impone e la nostra capacità di affrontarli. Quando si sperimenta una condizione di questo tipo nella realtà lavorativa, si parla di stress lavoro-correlato.

Fonte: Ansa